Conferenza Stampa sul Parco delle Cave

L’apprezzabile iniziativa della Consulta per l’ambiente per il rilancio della discussione sul futuro Parco delle Cave, ha lasciato irrisolte tutta una serie di questioni sotto il profilo della programmazione delle prossime concrete cose da fare per la realizzazione di un parco, su un ampio territorio, recuperato dal punto di vista ambientale, che abbia destinazioni articolate tra la pubblica fruizione e la destinazione naturalistica.

Come LIPU, propenderemmo per il suo recupero naturalistico, ma non si pretende che questo riguardi l’intero territorio di oltre 4 milioni di mq.
Riteniamo, invece, che le numerose e legittime proposte di utilizzo delle aree possano e debbano essere valutate in riferimento ad una pianificazione che parta da un approfondito studio dell’area e dall’individuazione delle zone di maggior tutela e, solo successivamente, identifichi le altre funzioni piu’ legate alla fruizione antropica.

Il territorio certo non manca ed una progettazione che risponda alla logica sopraddetta eviterebbe un disordinato accumulo di proposte e richieste che rischia di generare contrasti e conflittualita’ tra i vari portatori d’interessi, ritardando la realizzazione dell’intervento di trasformazione del territorio interessato.

Per questo motivo la LIPU sezione di Brescia propone di svolgere un immediato ed approfondito studio scientifico, affidandone la realizzazione ed il coordinamento al Museo cittadino delle Scienze Naturali, sulle potenzialita’ naturalistiche del suddetto territorio, arrestando ogni attivita’ in corso, in particolare sbancamenti delle sponde ed eliminazione della vegetazione esistente, al fine di individuare le zone piu’ significative delle aree da portare a naturalizzazione.
Anche perche’ tali attivita’, come gli interventi su alcune sponde di cava verticali, portano alla distruzione,in special modo nel periodo primavera/estate, di colonie di uccelli protetti (topini, gruccioni, martin pescatori) e rappresentano un grave reato per il patrimonio indisponibile dello stato quale la fauna protetta e’.
Procedere come sino ad ora si e’ fatto, con convenzioni con i cavatori, senza un piano preordinato al quale fare riferimento, e’ improduttivo e frustante negli obiettivi.

Pertanto la sezione di Brescia della LIPU chiede quanto segue:
1) Fermare tutti gli sbancamenti e le eliminazioni di vegetazione spontanea in atto.

2) Eliminare preventivamente tutte le presenze incompatibili con il parco, quali depositi di rifiuti, macchinari di vario tipo e residui di ogni altra attività produttiva.

3) Avviare uno studio naturalistico dello stato di fatto di tutta l’area del futuro parco, anche in funzione dell’estensione del Parco delle Colline e nel rispetto della rete ecologica, che porti all’individuazione delle aree a maggiore vocazione naturalistica, con particolare riferimento a quelle in cui si è conservata la vegetazione spontanea, prevedendo anche fasce intermedie di prima tutela.

4) Pianificare l’arredo botanico dell’intera area del parco secondo criteri naturalistici e cioè utilizzando piante autoctone e rispettando le residue zone umide con erbe palustri.

5) Mettere in sicurezza le sponde dei laghetti con palificati vivi e terrazzamenti, eseguiti con criteri naturalistici, come da progetti già esistenti.

6) Presentare alla cittadinanza, un piano territoriale del futuro parco chiaro e definito, per evitare confusione e conflitti, con danno del parco, della salute dei cittadini e della natura.

Su tali obiettivi proponiamo pubblica petizione alle Autorità comunali, per una seria, corretta e tempestiva realizzazione dell’auspicato Parco.

La Cava ATE 19 - Nuova Beton Nord - 21 Giugno 2012

La Cava ATE 19 – Nuova Beton Nord

La Cava ATE 23 - Faustini Nord - Marzo 2017

La Cava ATE 23 – Faustini Nord

La Cava ATE 25 - Ex Cava Pasotti - Giugno 2014

La Cava ATE 25 – Ex Cava Pasotti

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