Come sezione bresciana della LIPU, riteniamo che l’aver inserito il futuro PARCO DELLE CAVE nella variante del PGT sia un fatto positivo perché dovrebbe determinare comportamenti conseguenti e restare, come vincolo, anche per le future amministrazioni.
Detto questo, negli ultimi tempi, il Parco delle Cave di S. Polo è stato oggetto, periodicamente, di esternazioni e comunicati da parte dell’amministrazione comunale di Brescia; dagli articoli di stampa sembra che tutto sia in marcia e che tra poco avremo il nostro Parco come risarcimento alla comunità per lo sfruttamento, durato più di 50 anni, di quel territorio da parte dei cavatori di sabbia e ghiaia. Se tuttavia si fa un giro sui luoghi dove hanno operato le cave, si constata una situazione abbastanza sconfortante.
A parte le numerose criticità ancora in atto e bene visibili, (abbandono, attrezzature dismesse, sponde dei laghetti ricoperte da materiale pietroso in precario equilibrio, depositi di materiali vari, molti dei quali pericolosi) il recupero per la rinaturalizzazione sembra ancora molto lontano.
Paradossalmente l’abbandono di cui sopra ha prodotto negli anni ed in alcune zone, delle “rinaturalizzazioni” dovute alla crescita di flora spontanea e alla sua colonizzazione da parte di fauna selvatica (uccelli, ma non solo) e i censimenti svolti qualche anno fa da gruppi scientifici e da osservazioni di semplici cittadini lo confermano.
Dunque questo territorio potrebbe avere vocazioni naturalistiche ed essere ripopolato spontaneamente da specie animali e vegetali, anche rari, se venisse semplicemente tutelato da interventi invasivi da parte dell’uomo.
Invece assistiamo da tempo al disboscamento ed alla estirpazione di canneti residui e arbusti, molti dei quali autoctoni e preziosi per la fauna selvatica, senza un preciso criterio. Forse è mancato un controllo da parte dall’amministrazione comunale oppure una serie di precise linee guida per il trattamento delle aree verdi da fornire agli operatori.
Sta di fatto che si stanno desertificando spazi che, si presume, andranno poi rinaturalizzati con inutile dispendio di pubblico denaro, mentre la natura aveva già fatto il suo corso riparatore. Ciò significa che il Parco delle Cave potrebbe essere, oltre che un vasto ed articolato parco urbano al servizio della cittadinanza, anche e soprattutto un luogo di ritrovata naturalità, dove già sono state registrate importanti presenze faunistiche e botaniche, e che potrebbe essere oggetto di preziosi studi scientifico-naturalistici.
L’amministrazione, a tutt’oggi, non ha prodotto un serio progetto di parco con criteri e linee guida da seguire e, cosa ancora più grave, non ha commissionato uno studio approfondito del territorio a professionisti del settore (quali biologi, zoologi naturalisti specializzati in recuperi ambientali) per individuare ambienti meritevoli di un progetto di rinaturalizzazione.
Ci aspettavamo, di fronte alla dichiarata scarsezza di risorse economiche, in più occasioni espresse dalle rappresentanze comunali, che il Comune, da buon amministratore della cosa pubblica, nelle trattative private e nelle compensazioni intraprese con le proprietà, almeno sul ripristino degli ambienti di cava, imponesse un preciso indirizzo sul cosa fare e come farlo, garantendo un puntuale controllo da parte di specifici professionisti. Tutto ciò non è pero avvenuto e non sembra essere nelle intenzioni del Comune, che affida invece ogni attività ad improvvide e utilitaristiche iniziative dei cavatori.
Per recuperare il tempo perduto non bisogna perdere tempo; occorre avviare rapidamente uno studio del terreno e un piano territoriale che identifichi, classifichi e tuteli le zone di maggior pregio naturalistico residue e noi della LIPU invitiamo il Comune a intraprendere subito quella strada.
Per essere propositivi e dare fondamento alla nostra istanza abbiamo preparato una petizione al Consiglio Comunale, che volentieri consegneremo alla stampa locale, nella quale raccoglieremo adesioni di cittadini singoli e associati.
Siamo lieti di invitare la stampa locale alla presentazione della detta petizione che avverrà il giorno 10.06.2017 ore 12 presso il Caffè Letterario in Vicolo Beccaria n. 10.
Saremo grati della Vostra presenza.
LIPU
Sezione di Brescia